tag:blogger.com,1999:blog-63908482497141000042024-02-06T19:26:02.930-08:00Marco VaruzzaIl blog dello "scrittore" Marco VaruzzaMarco Varuzzahttp://www.blogger.com/profile/02249660480061685214noreply@blogger.comBlogger57125tag:blogger.com,1999:blog-6390848249714100004.post-59702600698482923712014-01-21T02:18:00.003-08:002014-01-21T02:18:40.735-08:00OnestàHo scritto un miliardo di cose in questi mesi ma non ho mai avuto la forza di metterle su carta, su internet o fermarle da qualche parte, le ho fatte volare quasi tutte via (alcune no ma non sono pubbliche). Forse le mie parole, non erano giuste, non erano belle o più facilmente erano solo mie, private e personali promemoria per la mia anima immortale. Alcune volte devi parlarti senza fingere. Devi avere la forza di essere onesto! Se non sei onesto con te stesso è l’inizio del tuo dramma! Io ho imparato ad essere onesto con me, ma l’ho imparato da poco. Essere onesti non è ne facile ne bello, devi riuscire a non nasconderti dietro le scuse, dietro i se, i ma e tutte quelle piccole bugie che ci raccontiamo per non doverci rendere conto di quello che non vogliamo e quello che vorremmo essere ma non siamo, ancora o per sempre. Non è semplice guardarti allo specchio e riuscire a dirti quello che non accetti o non vuoi. Devi accettare la tua agonia, qualunque essa sia, devi staccare la tua vita da quella degli altri e renderti conto di quello che è tuo veramente e quello che invece semplicemente ricopi. Devi vedere se hai amore, sia da dare che da ricevere. Devi renderti conto se ti piaci, se ti piace quello che fai, quello che sei e quello che seguendo la tua strada diventerai. Alzi la mano chi non si è mai sentito solo tra la gente, chi non si è sentito fuori luogo, strano, incompreso o più semplicemente chi almeno una volta nella vita non ha avuto la voglia, l’istinto di fare a cambio, girare i fogli con quello più bello, figo, palestrato, intelligente, ricco o semplicemente più fortunato. Io la vita mia l’avrei cambiata un milione di volte, sarei voluto essere un rocker, un calciatore, uno biondo, uno con gli artigli e uno con un mantello nero che lancia rampini sui tetti. La cosa che però ho capito è che non saremo mai completamente felici e soddisfatti quindi il trucco è saper stare in piedi da soli. Bisognerebbe guardare i difetti, le cose che non vanno, quelle che vorremmo cambiare e sorridergli perché sopravvivere a tutto questo è l’unico modo per essere felici. Dovremmo avere la forza per accettarci, migliorarci e sorridere a noi stessi. Come si riesce a fare tutto questo è un mistero; quello che faccio io è fingere che tutti questi pensieri non ci sono, che queste cose non mi interessano anche se poi alla fine ci muoio dietro.Marco Varuzzahttp://www.blogger.com/profile/02249660480061685214noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6390848249714100004.post-52790769162948611902013-12-02T01:55:00.000-08:002013-12-02T01:55:27.241-08:00Compleanno 2013Ho deciso di anticipare questo post per non farmi riprendere, nuovamente, da Francesco Roghi perché scrivo poco sul blog. Normalmente ha ragione lui, scrivo poco, ma non sul blog, in generale. Ho quasi smesso di mettere su carta le storie e le cose che penso; se hai altro a cui pensare diventa difficile trovare la voglia giusta, sai che tornerà ma non sai quanto, ora però diamo inizio al post.<br />
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Il mio compleanno si avvicina e io, che sono una persona estremamente materiale, penso ai miei regali; a quelli che avrò, a quelli che vorrei a quelli che non mi farà mai nessuno. Quest’anno vorrei delle cose per ricordare:<br />
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Vorrei un bracciale:<br />
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Vorrei un bracciale per ricordarmi che il problema non è dentro di me. Ogni volta che abbasso le mie pretese commetto un errore. Niente e nessuno può e deve farmi abbassare le pretese. I miei sogni sono quello che vale di più al mondo, devo difenderli e coccolarli. Vorrei un bracciale che mi ricordasse questo. Niente e nessuno deve abbassami le pretese! <br />
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Vorrei un anello:<br />
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Vorrei un anello che mi ricordi che nel frattempo devo ascoltare il freddo e cercare di godermi il viaggio perché porterà alla meta. Ho fiducia nel mio destino e prima o poi faremo persino pace. Vorrei un anello per questo, per ricordarmi che il mio futuro mi è amico, potremo litigare ma restiamo comunque amici. <br />
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Vorrei un guardia:<br />
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Vorrei essere capace di difendermi, proteggermi da me stesso. Vorrei una guardia che mi protegga dai miei difetti, dal mio capire gli altri, dal mio perdonare, dal mio essere me. Vorrei una guardia che mi difenda dal mio essere quello che capisce, quello che comprende e mai offende, che è sempre pronto, sempre gentile, sempre sorridente. <br />
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Vorrei una persona:<br />
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Vorrei una persona. Io di persone ne ho tante, di amici tantissimi, di quelli spettacolari, di quelli con cui non devi neanche parlare perché lo sanno già, sanno quanto e cosa sono. Sanno quanto mi piace ridere e quanto dietro le risate mi nasconda. Vorrei una persona da tenere per mano in un locale, tra la folla, tanto per sentire che nel mondo una persona mi tiene stretto. Vorrei una persona che tra la folla di un locale mi conosca e mi sorrida. Vorrei una persona a cui pagare le bevute. Vorrei una persona con cui scherzare, ridere…vorrei una persona.<br />
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Vorrei:<br />
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Più di tutto vorrei volere, perché alcune volte ho perso la voglia, facendo scivolare i giorni e i mesi…<br />
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Tanti auguri a me….tra un pizzico di giorni<br />
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Marco Varuzzahttp://www.blogger.com/profile/02249660480061685214noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6390848249714100004.post-21584479945373623522013-10-24T02:35:00.001-07:002013-10-24T02:35:34.858-07:00FrancescoTi direi questo: Il tempo passa, corre e un giorno si fermerà e dopo? Dopo nulla, vuoto, quindi Francesco impara che ogni giorno è sacro, che ogni giorno è bello. Impara che non conta il male ma solo il bene. <br />
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Ti direi: L’hai trovata! Fortunato! Ora non perderla mai, non lasciarla mai, stringila a te ma lasciala libera perché è così che sarai differenza per lei; restale vicino e sorreggila perché un giorno lei farà lo stesso con te e vivila sempre come se fosse per sempre.<br />
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Ti direi: La natura è la cosa che più emoziona. La natura, il mondo sono la perfezione, sono incanto, fantasia. Difendila, arrabbiati per chi non la rispetta, stringi i pugni per l’inquinamento e sorridi all’acqua dei fiumi, allarga le braccia al vento e abbraccialo, nuota nel mare e rispetta il mondo perché lui è la tua vita.<br />
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Ti direi: Sogna, vola, non atterrare mai. Un giorno, forse, ti troverai da solo a correre tra le nuvole ma tu non scendere; troverai chi come te corre e allora sarai completo.<br />
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Ti direi: Ci sono tante cose importanti per la quale lottare. Combatti, fatti dilaniare, fatti guerriero e difensore, fatti martire perché quello che conterà veramente è quanto avrai sudato per difendere quello che sei e quello in cui credi.Sii forte e determinato perché quando fallirai, non preoccuparti capita a tutti, la differenza la farà l’averci creduto fino alla fine.<br />
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Ti direi: Quando piangerai, per un giocattolo, per una ragazza, per un film, per un’emozione fallo da uomo. Gli uomini veri piangono e lo fanno a testa alta perché solo se sei forte puoi piangere senza vergogna e allora piangi!!! e non preoccuparti di chi ride, di chi guarda e non capisce.<br />
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Ti direi: Francè ti direi tante cose ma forse di nessuna vale la pena. Ti ho visto per la prima volta ieri; io dietro un vetro a sentirmi incompleto, vuoto, solo e sperduto; tu a piangere e a dare pugni al vuoto, poi hai avuto l’idea di dormire e mi hai fatto capire una cosa. Già combatti, già lotti, già piangi, già sei persona, già sei uomo. <br />
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Questo e tanto altro ti direi io, ora aspetto quello che tu dirai a me. <br />
Marco Varuzzahttp://www.blogger.com/profile/02249660480061685214noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6390848249714100004.post-36783196308207204842013-09-12T01:36:00.000-07:002013-09-12T01:36:02.975-07:00Nobel<br />
Certe volte puoi solo arrenderti, sederti, e ammettere che comunque vada alle persone, in verità, non ti interessa molto. Cosa pensano gli altri di me? Che cosa vedono quando mi guardano? Sono stato bravo quella volta? Potevo fare meglio? Dai, ammettiamolo, non ci interessa minimamente! Facciamo finta di essere interessati agli altri! Portiamo le mani al volto quando vediamo scene di bambini che soffrono la fame e poi un giorno un premio Nobel dichiara guerra?!?!?! Ma ricordiamo il motivo per cui il signor Nobel creò questi premi?<br />
La storia di Nobel a mio parere è da fiaba, in soldoni è questa:<br />
Alfred Nobel era un chimico svedese nato a Stoccolma nel 1833. Suo padre si occupava di esplosivi. Un giorno mentre sperimentava la nitroglicerina rimase paralizzato (strana coincidenza, di solito quando si usano queste cose non succede mai nulla di brutto). Alfredino a questo punto continuò le ricerche del padre. Un giorno per caso notò che la nitroglicerina (quanto cacchio è lunga sta parola?) gocciolando in terra si mischiava al terriccio……Botta di genio! Mischiamola e inventiamo la dinamite! E così nacque il più potente esplosivo che può essere trasportato correndo pochissimi rischi. Nella sua vita Nobel inventò anche altri esplosivi. Il successo, la fama e i soldi lo rendevano ricco ma Alfredino si sentiva solo e triste ( Non diventa Iron Man tranquilli molto meglio…..batte pure Batman). Nobel era conscio che le sue invenzioni non miglioravano la vita di nessuno, anzi, curiosamente riuscivano ad accorciarla di botto! Lui voleva che, i vari esplosivi che aveva inventato, fossero usate per scopi non bellici ma per aiutare le persone nei propri lavori; nelle cave, nelle miniere, per fare gallerie, scartare un cd originale e via dicendo...peccato però che le persone non sono tutte come Alfredino e quindi vai con l’utilizzo bellico! Sempre più solo e triste Nobel incontrò nel 1887 la baronessa Bertha von Suttner, questo incontro cambiò la sua vita. La baronessa era la fondatrice della Società per gli Amici della Pace che si applicava nel convincere le persone a rinunciare alla guerra e alle armi. Pazzi sognatori che non vogliono la guerra, questi nobili!!!!!!!! Sentendo la baronessa Nobel capì che tutti i suoi soldi, le sue ricchezze potevano essere utilizzate per il bene altrui (ricordo a tutti che Nobel poteva fregarsene e spendere tutti i suoi soldi in feste, donne e macchine potenti!) così creò i Premi per i Benefattori dell’Umanità. Nobel pensò anche alle modalità per la consegna e lo fece in Italia a San Remo (non li cantò e per questo non vinse). I premi dovevano essere assegnati, con cadenza annuale, agli scienziati che avevano fatto grandi scoperte nei vari settori della scienza come, chimica, fisica, medicina, play station e via dicendo; un premio anche ai letterati che si erano prodigati nel mantenere e difendere la pace. Alla fine della storia Alfredino Nobel è un grande super eroe, non è Batman, non è Wolverine, non ha il mantello e non vola, ma ha fatto del bene all'umanità e credo che alcune volte dovremmo ricordarci di lui. Inventare delle cose, per Nobel, doveva avere il solo scopo di migliorare la vita delle persone. Ricordiamoci la sua storia la prossima volta che faremo spallucce alla guerra fatta per soldi, alle case farmaceutiche che avvelenano i bimbi in Africa o più semplicemente quando vorremmo usare un cric per fracassare un nostro simile (non che non se lo meriti). La storia di Nobel, a mio avviso, ci deve ricordare che di indifferenza siamo tutti colpevoli.<br />
Marco Varuzzahttp://www.blogger.com/profile/02249660480061685214noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6390848249714100004.post-55303345109618169462013-08-09T03:15:00.000-07:002013-08-09T03:15:01.250-07:00L'omino dei contatoriAlcune volte penso che in verità tutti noi abbiamo una costellazione di contatori sulla testa, invisibili all'occhio nudo. Questi contatori segnano le scadenze di una vita intera, un inevitabile zero finale. Quando credo di riuscire a governare la mia vita, di essere l’unico capace di decidere intravedo i contatori e allora mi ricordo che è tutto scritto, tutto deciso. Le mie paure, le mie gioie, le risate, le lacrime. Tutto scritto, tutto deciso dall'omino che monta i contatori!!! Quanto e chi lo paghi per fare questo lavoro resta un mistero! Lui mette i contatori e tanto gli basta. Il nostro pianeta…ha un contatore, le piante hanno un loro contatore! I sentimenti (credo che qui di contatori ce ne siano almeno due e in alcuni casi tre) gli oggetti, un contatore anche a loro! Quanto dovrà sentirsi solo l’omino dei contatori? il suo lavoro è importantissimo perché senza di lui non avremmo l’inverno, l’estate non arriverebbe mai e resterebbe bloccata nei ricordi. I contatori sono importanti ma ancora di più è importante il fatto che restino invisibili. Alcune volte nella storia ci sono state persone capaci di vedere i contatori ma diciamo che non gli andava proprio tutto bene, chi vede troppo non è mai l’anima della festa! Comunque perché parlare dell’omino dei contatori?!? facilissimo l’ho visto ieri sera…o meglio ho capito il suo operato. Rientro, dopo una serata, in auto con Giorgio e Silvia, parliamo di come vanno le cose e mi accorgo che qualche contatore sulla mia testa è scaduto o si è bloccato sullo zero, improvvisamene mi ricordo di lui, di quel piccolo omino panciuto e sudaticcio che aggiusta, monta, smonta e controlla tutti i contatori del mondo; poverino, non avrà mai un secondo per lui. Non avrà mai la possibilità di scherzare con una ragazza, di uscire con gli amici o di ascoltare della buona musica. Forse l’omino dei contatori è triste, forse è solo o è semplicemente rassegnato al fatto che la sua missione è più importante del resto e allora se ne frega! Non gli importa di avere i numeri delle ragazze perché tanto poi non le chiamerebbe! Se ne frega di ascoltare la musica perché tanto anche quella ha un contatore…..e indovina chi l’ha messo! A casa non gli importa di tornare perché tanto non c’è nessuno che l’aspetta e gli amici non li ha mai avuti. Solo una volta ha avuto un gatto ma montato il contatore ha provato tristezza. L’omino dei contatori è solo ma per sua scelta. Quando conosci quando finiranno le cose come puoi gustarle veramente? Avere contatti con delle persone; guardarle mentre vivono e sapere che dopo cinque minuti gli succederà questo o quello? L’omino dei contatori una sola volta ha avuto una fidanzata, credo si trattasse di una fatina dei denti, un giorno dovevano vedersi in un parco ma l’omino guardò il contatore e capì...non si incontrarono mai più, il loro tempo era scaduto e lui lo sapeva….Povero omino dei contatori che brutta vita che fai! Però sono convinto che alla fine quando incontrerai la tua lei, i tuoi amici, quelli veri e non quelli che incontri una sera e abbracci consapevole di abbandonarli dopo pochi minuti, non ti importerà poi tanto dei contatori, di sapere quando le cose finiranno o quando succederà questo o quello perché l’importante non è tanto la meta ma il viaggio. Vivere una vita sapendo quando questa finirà non è facile ma comunque deve essere degna di essere vissuta. Conoscere il finale non deve impedirci di leggere il libro. Sapere che è possibile rimanere delusi dalle persone non vuol dire che non bisogna viverle quindi, caro mio omino dei contatori puoi anche farmi vedere i miei numeri tanto non credo di rimanere colpito da questa cosa…..anzi lasciami il mistero perché le cose voglio viverle con la sorpresa e la delusione!Marco Varuzzahttp://www.blogger.com/profile/02249660480061685214noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6390848249714100004.post-84284376312581096042013-05-31T02:41:00.000-07:002013-05-31T02:41:29.229-07:00Pensieri e ragazzeHo scritto questo post ormai da due giorni, non l’ho pubblicato immediatamente perché non ero sicuro. L’ho pensato mentre camminavo. Giravo, come sempre, ascoltando musica ed ad un certo punto siete arrivate tutte. Il motivo per cui abbiate deciso di farmi compagnia non lo posso sapere. Forse la metodicità del camminare mi ha lasciato spazio per pensare e allora eccovi. Siccome non ricordo il filo dei pensieri che vi ha unite andrò in ordine alfabetico e siccome voglio ringraziarvi vi dedicherò una canzone sperando vi piaccia:<br />
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ANTONELLA: Dove sei? Ti ho cercato nelle mie tasche ma non c’eri. Sei lontana, ma questo non ci ha mai fermato, la nostra amicizia è più forte di tutto! ma ora dove sei? Vorrei scherzare con te, ascoltare la solita canzone e confessarci come facevamo. Per la prima volta da anni sento la tua mancanza e questo mi ferisce ma non ho la forza o semplicemente il coraggio. <br />
OASIS I’M OUTTA TIME<br />
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AGNESE: Ciao ragazza, quanto tempo insieme e quanto soli! Mi rattrista sempre pensarti ma non perché guardo dietro. Mi ferisce perché sei alterata; non sei tu e tu sei un concerto rock, una cosa troppo cool per restare segregata. Devi rinascere, come la fenice, e volare lasciando tutti noi sotto di te a invidiarti; ne hai il dovere e io ho bisogno di sapere che le persone come te nel mondo ce la fanno! Voglio vederti volare nel cielo, raccogliere le tue piume e sorridere della tua felicità. <br />
ANTONACCI TI RICORDI PERCHÉ & ANTONACCI LE COSE CHE HAI AMATO DI PIÙ<br />
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CARLA: Weee Carla. Dovrebbe esserci un’autostrada che collega la mia finestra alla tua. Costruita sugli arcobaleni con stazioni di servizio che sono stelle e illuminata dalle comete, così io e te avremmo tempo, spazio e soluzione di continuità. La vita ti spinge e ti costringe, quante volte ho detto e poi non ho fatto? quante volte ti ho pensato e poi mi hanno spinto e costretto. Mi manchi, mi manca il nostro parlare, lo stare al telefono a elencare le nostre vite sapendo riderci sopra, riesco a farlo a pieno solo con te. L’ultima volta mi hai detto che ti conosco molto e lo stesso vale per me. Se mi conosci così allora saprai che fare. <br />
AEROSMITH FLY AWAY FROM HERE<br />
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MJ/MARIAGRAZIA: Doppio nome perché uno è tuo e uno l’ho messo io… quindi è mio! Quando penso che non litigo mai con nessuno arrivi tu e mi stronchi le certezze! Dai che scherzo! Sei una costante in un tempo di bufera. Una lucina per il mio essere, momentaneamente, naufrago. Con te ho l’impressione di dover correre dietro a una meta che non arriverà mai, ma poi, questa meta che cavolo è? in verità mi domando perché non mi chiedi più di scrivere per te, mi piaceva e mi faceva sorridere ma come tante cose belle è durata poco ed è finita…viviamo il presente, tendiamo al futuro e rimpiangiamo il passato. <br />
GROFF ADESSO<br />
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PAOLA: Quanto mi piace vederti disegnare, dai vita a cose che senza di te non sarebbero mai esistite, che figata pazzesca! Ultimamente siamo stanchi, logori. Abbiamo le ossa rotte e la testa un pochino annebbiata…ma siamo troppo cool per fermarci! Ci riprenderemo e allora non ci fermeremo più, solo che bisogna impegnarci adesso! Dobbiamo crederci ora che è difficile perché se ci fermiamo non ripartiremo più. Arriverò per raccontarti le cose che mi succedono, rideremo e ci confesseremo un pochino perché alla fine vinceremo noi! Vorrei regalarti il tempo, la pace e tutto quello che ti serve per disegnare ma non posso farlo! <br />
MORGAN ALTROVE<br />
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SABRINA: Con te non ho scuse, non le ho mai avute e mai le avrò perché con le persone come te si è sempre in difetto. Le tue poesie, che goduria! Vento fresco tra le fronde degli alberi, pace dentro e fuori, altre parole non ci sono per descriverle. Aspetto sempre un tuo libro con dedica da portare con me mentre cammino, mentre scrivo, mentre penso, un libro da tatuare nella mente! Devo rilavorare al mio primo scritto ma non ne ho voglia. Sinceramente, quel poco che ho fato l’ho fatto pensando alle persone come te, al tuo sorriso e alla passione con cui mi raccontavi la mia storia. <br />
ALLEVI JAPAN<br />
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SIBILLA: Billaaaaaaaaaaaaaaaaa manca poco! Paura, tremore…ma cosa?!? Hai una forza che neanche Hulk! Anche se dietro al sipario c’è molto di più! Devo dire che il tuo supporto è inaspettato, dolce e fuori coro proprio come te, ma cazzo quanto funziona! Devo però essere onesto, è quasi impensabile non pensarti con Pietro,secondo me fate bene al cosmo. Siete una specie di colonna portate dell’universo, senza di voi si fermerebbe tutto in un eterno loop…sai che palle!<br />
AC/DC IT’S A LONG WAY TO THE TOP<br />
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VALENTINA: Vale! Sarai mamma! Che figata, quando vedo quella pancia, non posso far a meno di sorridere. Te e Alessio, che roba! E chi ci pensava? Sarai mamma!!! Non posso sapere cosa provi ma posso sapere quello che darai. Darai casa, sicurezza e stabilità, in fondo l’hai data ad Alessio. Quando Francesco sarà dei nostri gli parlerò di alcune cose. Lo porterò al parco o fuori al giardino e gli racconterò di alcune cose che tu e il suo papà avete superato. Lo guarderò crescere sperando di avere pure io quello che avete voi…sarai mamma! <br />
MASINI L’UOMO VOLANTE<br />
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VERONICA: Vero, grazie. Quando ho pensato questo eri in viaggio per Bari, il motivo lo conosci e non serve dirlo. Grazie, da quando ci sei lui è migliore. Lo vedo più rilassato e contento. I problemi nella vita ci sono e ci saranno sempre, quello che conta è saperli affrontare e voi due insieme li affrontate bene. Certo, avrete delle botte lungo la strada ma i lividi possono essere curati. La conosci la storia degli uomini che prima erano perfetti con due ali e volavano fregandosene degli altri? In pratica poi ci hanno divisi donando ad ogni persona una sola ala in modo che si possa volare solamente abbracciati….bella? Voi, per me, siete a dieci chilometri dal suolo! Grazie<br />
FABI COSTUIRE<br />
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A tutte voi altre dico che è solo un caso se non siete presenti e per farmi perdonare vi dedico una canzone che è universalmente stupenda LED ZEPPELIN STAIWAY TO HEAVEN<br />
Marco Varuzzahttp://www.blogger.com/profile/02249660480061685214noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6390848249714100004.post-74791405261903480522013-05-14T12:08:00.002-07:002013-05-14T12:08:48.073-07:00Te e mePoi arriva un sogno, ti ci appendi, ci credi e come sempre cadi e dai una botta che ti fa male solo pensarci….quante volte ho litigato con te? Quante volte abbiamo fatto pace? Quante ti ho rinnegato? Inutile contarle, inutile cercare di capire il nostro rapporto. Te stai sopra di tutti, io sotto a sudare e a disperarmi. Ti ho mai detto quanto mi sta antipatico il tuo senso dell’humor? Mi freghi sempre ma questa volta hai esagerato! In una settimana, ma che dico, in due giorni…lavoro e nuove persone…..svanite tutte!!!! E cavolo! E dai! Ma come fai? Ok, braccia forti agli uomini di buona volontà e mi dicono che non dai mai nulla di cui non possiamo sopportare il peso… ma quanto altro devo sopportare? Quanto devo girare prima di trovare il mio posto, la mia strada, la mia metà…. ad un certo punto sento il bisogno di fermarmi, sedermi per terra guardare in alto e sperare di vederti perché inizio a ricredere che tu non ci sia. Il tempo passa, io non dico più che cresco anzi, sento di invecchiare, sento che il tempo scorre e che la mia vita resta immobile. Quanta colpa è mia? Quanto tempo ho sprecato con dei falsi dei? Quanto mi sono impegnato? Quanto ho stretto i denti, quanto ancora dovrò farlo? Cavolo la strada per migliorarmi l’ho intrapresa, non fumo più, non mangio le unghie a meno che qualche ragazza non mi faccia perdere la testa per cinque minuti, cinque ore, cinque giorni e poi perdere tutta lei! Alcune volte mi sento come se stessi cercando di fermare il vento con le dita, oppure capisco bene il testo di alcune canzoni dei Green day..camminare da soli. Rino è inascoltabile, i Queen neppure riesco a pensarci e alcune canzoni che adoro fanno male peggio dei pugni…ma che succede? Dove sono finito? Mi sento come Kid quando cade nel vuoto, plana in tavole piene di nero. Nonostante tutto questo mi sono promesso una cosa. Mi sono promesso di essere figlio del mondo, di morire contaminato dalla persone, di respirare l’aria quando è fresca e di non fare troppo male alla natura! Solo che vorrei una freccia, un punto che mi indichi la direzione. Vorrei avere una sua foto, tanto per scoprirla tra la folla a Roma, nelle code per Louvre, spiarla sui tram, avvicinarla ad un concerto….ecco da arrabbiato con te finisce, come sempre, a chiederti favori e a quale diritto poi? Per anni ho fatto il casino, ti ho ignorato e ora siccome mi sento fragile pretendo da te…che egoista! Ma pure tu, hai dato 10 comandamenti e poi tanti saluti. Seguite la retta via e poi quando ne avrete passate troppe, se sarete stati bravi, verrete da me… Io ci provo, c’ho provato e ci proverò ma sono troppo sciocco per riuscirci! vorrei poterti parlare, come quando ero piccolo, ma sinceramente parare da solo non è più bello. Forse te sapresti dove e quando sbaglio, potresti correggermi, raddrizzarmi e fortificarmi ma non dirmi che per avere questo devo venire in una chiesa, l’ho fatto e lo sai che non ho avuto risposta…..cacchio ogni tanto mandami un segnale! Ti parlerei di tante persone che mi hanno toccato e lasciato, di quante cose penso, di quante ne sogno e di perché le sogno. Ne avrei di cose da dirti, faremo mattina insieme, diventeremo amici e riprenderei a sperare….che tristezza che mi fa parlare con te ma se uno ti parla deve essere onesto. È inutile fingersi forti se dentro si è diventati piccoli, indifesi e fessi. Però questa devo dirtela proprio…dove cazzo eri domenica? chi stavi aiutando? Perché non mi hai ascoltato? Grazie, niente scuse, mi hai fregato per l’ennesima volta! Ok, hai meglio, c’è di meglio e al mondo io sono nella fascia di quelli che non ascolti ma una volta, solo una volta potevi non ignorarmi… Alla fine però devo riconoscerti un pregio, mi credi. Mi conosci e sai che tanto prima o poi sempre da te corro...grazie per la pazienza che hai con me ma la prossima volta, ammesso che ci sia, molti non hanno la tua pazienza con me…per aiutarmi anche un fulmine va bene!<br />
Grazie per il Rock quello si che aiuta!<br />
Marco Varuzzahttp://www.blogger.com/profile/02249660480061685214noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6390848249714100004.post-77198551847315833122013-04-12T02:16:00.002-07:002013-04-12T02:16:41.518-07:00Ribellione & FolliaCerte volte l’ispirazione, la voglia o solamente la fortuna si mettono di mezzo e ecco che spunta fuori una nuova idea, una nuova prospettiva o solo una nuova cavolata. Ieri ero a fare un colloquio, un test che mi ha fatto riflettere sul significato della ribellione. Ora, non sono sicuro di aver risposto correttamente al compito ma il punto non è questo. Il fatto è che sono arrivato, in tre minuti, alla conclusione che senza ribellione non saremmo uomini. Sicuramente sbaglio e tu ignaro lettore avrai la conferma della mia deviazione mentale, però, prima di rinchiudermi e gettare via la chiave dammi tre minuti di fiducia. Se non avessimo avuto la ribellione musicale ora non starei ascoltando il rock dei Deep Purple. Senza ribellione non ci sarebbe la foto di quel ragazzo di fronte a una fila di carri armati. Ma chi più di quel super eroe di Einstein è il guru della follia e della ribellione? La prima immagine che mi viene in mente pensando a lui è la foto in cui fa la linguaccia. Einstein la farà a tutto il mondo per sempre! Se non si è folli, se non ci si ribella non c’è il futuro. La ribellione, quella buona, quella vera, non è distruzione ma è creazione, è voglia di vedere dietro l’ermo colle. È voglia di spaccare una chitarra, è voglia di strillare un canto libero. La ribellione è quella forza che spinge l’uomo che lo rende migliore. Senza ribellione non saremmo usciti fuori dall'acqua, non avremmo esplorato lo spazio, non avremmo fatto nulla. Senza ribellione saremmo fermi, immobili compagni delle rocce. Ribelliamoci, pensiamo al nuovo, pensiamo di poter modificare quello che ci hanno insegnato per poter insegnare cose nuove, più moderne, più ribelli, più nostre. I tre minuti di fiducia sono finiti quindi mi concedo usando le parole di un tizio sicuramente migliore del sottoscritto:<br />
<i>Osservate con quanta provvidenza, la natura, madre del genere umano, ebbe cura di spargere nel mondo un pizzico di follia...</i><br />
Ora, non voglio difendermi a tutti i costi ma se Erasmo da Rotterdam parla della follia in questi termini io non posso far altro che dire, che nella mia visione, follia e ribellione vanno i giro insieme vestite da donnone bavaresi saltellando e spargendo fiori che escono spontanei da un canestro di vimini. <br />
Marco Varuzzahttp://www.blogger.com/profile/02249660480061685214noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6390848249714100004.post-33455024142842898782013-03-05T03:08:00.001-08:002013-03-05T03:10:08.061-08:00...Attendo il futuro....Cavolo è veramente da tanto che non scrivo due righe per il blog! È che non è sempre facile trovare cose da dire, non che non ce ne siano, ma molte cose successe sono private, non condivisibili o ancora non assorbite. La vita tante volte scappa via e si porta persone, sogni e attimi che non avresti mai voluto perdere. Quando arriva la sera e chiudi gli occhi sei stato tempestato, riempito di suoni, immagini, emozioni ma quante di queste resteranno con te? Quante di queste ti trasformeranno e quante invece ti lasceranno? Non lo posso sapere e mi sforzo di convincermi che non mi interessi poi così tanto. Anni fa scrissi una frase, la buttai lì senza dargli troppo peso. All’epoca non scrivevo mai e non sospettavo neppure di poter essere in grado di mettere insieme tre parole su di un foglio. Scrissi una cosa sul futuro e come l’aspettavo per divenire quello che ancora non ero; a rileggerla oggi mi viene da sorridere perché sinceramente non ho tutta questa voglia di sapere cosa succederà domani. Quello che mi fa sorridere è che di quel giorno ricordo molto. Ricordo perché scrissi quella frase e quanto deliziò il mio professore, ricordo che c’era il sole, ricordo che la feci leggere ad una mia cara amica e lei sorrise, anni dopo scoprii che era “innamorata” di me e che sorrideva sempre quando mi avvicinavo a lei. Per farla breve oggi sento il peso di quella frase e vorrei avere quella curiosità nel futuro perché ad ora vedo solo il mio passato recente….ciao ragazza, mi hai rovinato Roma, ha troppo il tuo gusto!<br />
<br />
se ne avete voglia....https://www.youtube.com/watch?v=BB0DU4DoPP4Marco Varuzzahttp://www.blogger.com/profile/02249660480061685214noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6390848249714100004.post-4337099445517130902012-12-06T00:59:00.000-08:002012-12-06T00:59:25.155-08:00DottoreEccomi qui, due giorni dopo, due giorni dopo essere diventato dottore! Io dottore proprio non mi ci vedo. Ho riacceso il computer solo oggi, non ero pronto, il metabolismo psichico è diverso da quello fisico e allora due giorni di pausa, due giorni di buio da internet, dai pensieri, dalla vita. La sensazione è di nulla, sembrava una tempesta e invece è stata una bella brezza marina, credevo che cambiasse che evolvesse e invece il bello, come sempre, è il viaggio e non la meta. Molto, troppo tempo perché la vita mi ha travolto e ho spostato, rimandato, rallentato e poi alla fine è finita; è finita con un bel voto che però non sento mio, non sento racchiudermi perché la valutazione numerica è una questione, quello che si è e che si è imparato è altra cosa; altre finezze, altri trucchi , altre questioni che sui libri non si apprendono. Il mio voto è racchiuso negli sguardi, nei sorrisi e negli occhi commossi dei presenti, nella voce rotta dal pianto degli assenti e nei complimenti degli addetti ai lavori. L’università è stata molte cose per me ma soprattutto è stato un metro del tempo che passava. Il tempo vola e io il mio volo per molto tempo l’ho misurato con gli esami, le incazzature, le cocenti delusioni e le botte di vita che l’università mi ha regalato. Come ultima cosa posso ringraziare tutti voi che in vari e bellissimi modi mi avete fatto sentire la vostra presenza.<br />
<br />
C’è una canzone, una di quelle canzoni che se pure l’ ascolti una volta ti resta dentro e poi parte quando meno te ne accorgi:<br />
<br />
<i>This is the end, beautiful friend This is the end, my only friend The end of our elaborate plans The end of everything that stands The end.<br />
</i>Marco Varuzzahttp://www.blogger.com/profile/02249660480061685214noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6390848249714100004.post-73697466909388437092012-11-07T08:38:00.000-08:002012-11-07T08:38:10.655-08:00Lucca 2012<br />
Eccola qui, è diversa da quella dello scorso anno eppure è arrivata. Che nostalgia da due soldi nascosta dentro una canzone di Rino Gaetano! Avevo promesso a me stesso che non l’avrei fatto ma evidentemente non sono sempre io a decidere nella mia vita. Eppure mi sentivo convinto, pronto e più forte ma evidentemente mi sbagliavo; mi ero promesso di non scrivere di Lucca e di quello che ho provato ma evidentemente posso essere tutto tranne che non essere me stesso! e io sono così! Ogni tanto scrivo due righe, forse lo faccio per capire me stesso o solo per quella vocina dentro che mi dice di mettere su carta due o tre cose che non voglio si perdano nella mia memoria e allora brindo alla mia forza di volontà inesistente e accetto di scrivere di Lucca. Giorgio, Giorgia, Daniele, Luca, Arianna, Francesco, Gretina e tanti altri come Stefano, Antonio, Enrico e tutti quegli amici che vedo una volta all’anno come il buon Tanabrus o il miticuzzo Valberici. Va bhè non facciamo elenchi ma ci sono cose che dentro ti restano <i>mentre il tempo passa sulla nostra età</i> (grazie Rino) non è facile scrivere quello che si prova ma quando una persona ti guarda negli occhi e si ricorda quello che vi siete raccontati un anno fa allora non puoi non sorridere!<i>...Non diventarmi mai banale…</i> Ci sono tante emozioni che girano nella mia testa al punto che si fondono e si confondono. Foto, attimi e istanti che mi fanno sorridere, non sono conscio di cosa mi manchi e perché mi senta tanto legato a Lucca, non lo capisco e non lo comprendo ma esiste, proprio come il suono dei Dire Straits che mi accompagna mentre scrivo. Quello che riesco a dire oggi è solo questo. Ogni volta che esco dall’autostrada e vedo quell’aereo sorrido e a quanto mi dicono sorrido pure quando mi addormento in macchina. Saranno i pensieri che faccio prima di perdermi tra le vie di Morfeo. Va bhé Lucca è una bolla temporale nella mia vita ed è per questo che mi innamoro così tanto ogni volta che ci metto piede. Lascio Marco a Roma, lascio i suoi problemi, il suo essere e mi trasformo, evolvo camminando assieme a Naruto, Rubber, Goldrake, Maka e Harry. Forse alla fine di questo post capirò il motivo per cui se avessi i soldi mi comprerei una casa a Lucca. Forse è per i sogni, a Lucca vedo gente come me che sogna, che vive avventure, che piange per amici di carta e che spera che un giorno li possa incontrare veramente. Lucca è un sogno che dura quattro giorni nella vita e una vita nei ricordi. Credo che se esista un paradiso per i sognatori come me sia una cosa molto vicina a Lucca. Se non condividete questo mio pensiero non condannatemi, cercate di capirmi perché io non aspiro a soldi, auto, donne bellissime o a comprami vestiti costosissimi io aspiro a leggere belle storie, ascoltare la passione delle persone e sorridere quando una padre di famiglia porta i suoi figli in un posto come Lucca che forse non comprende ma che reputa bello per i suoi figli. Io aspiro ad un cielo liquido che mi inglobi e mi porti nella mia supernova di cartoni, fantasia e supereroi. Non condannatemi se sono come sono, come dicevo prima non posso fare altro che essere me stesso. Vorrei chiudere con queste parole che non sono mie ma che forse mi/vi aiuteranno a capire:<br />
<i>……Io scriverò se vuoi perché cerco un mondo diverso con stelle al neon e un poco di universo e mi sento un eroe a tempo perso…..<br />
</i>Marco Varuzzahttp://www.blogger.com/profile/02249660480061685214noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6390848249714100004.post-88265031571431332012012-09-18T03:55:00.000-07:002012-09-18T03:55:05.807-07:00Le domande di Tanabrus e Mad DogEffettivamente è da un pochino che non scrivo sul blog e per fortuna questa mattina una squadra di Umpa Lumpa mi è venuta in soccorso. La cosa è questa, Tanabrus contatta Mad Dog che mi picchia e mi costringe a rispondere a queste domande. Prima delle domande e delle risposte però devo dire 11 cose che mi riguardano e devo farlo altrimenti Mad Dog torna e si mangia tutti i miei cereali!<br />
<br />
1. Quando ero piccolo pensavo di poter fare uno strillo potente come quello di uno pterodattilo.<br />
<br />
2. Non l’ho mai fatto perché avevo paura che poi sarei rimasto muto per tutto il resto della mia vita.<br />
<br />
3. Dicevo ai miei amici di tifare Roma ma in verità ero dell’Inter.<br />
<br />
4. Pensavo che l’Italia contenesse il mondo.<br />
<br />
5. Guardavo al futuro con fiducia.<br />
<br />
6. Avevo paura del buio perché era buio!<br />
<br />
Ora invece<br />
<br />
1. Penso di poter fare uno strillo potente come quello di una cicala!<br />
<br />
2. Non l’ho mai fatto perché le cicale fanno schifo!<br />
<br />
3. Dico ai miei amici di tifare Inter e mi prendono puntualmente per il culo!<br />
<br />
4. Penso che il mondo non debba contenere un posto bello e inutile come l’Italia!<br />
<br />
5. Guardo al futuro ma lui non guarda me!<br />
<br />
EXTRA. Non ho paura del buio ma per favore non spegnete la luce!<br />
<br />
Ok, fatta ora invece grazie all’altro Umpa Lumpa che prende il nome di Tanabrus rispondo a queste domande cercando di essere un pochino serio:<br />
<br />
1. <i>Ti reputi nerd?</i><br />
No, mi reputo una persona con molte passioni alcune discutibili e ghettizzabili.<br />
<br />
2. <i>Un lato del tuo carattere che cambieresti, e uno che invece non abbandoneresti mai?</i><br />
Non cambierei mai il mio modo di approcciare alla vita, la mia ironia e la mia piccola malinconia da due lire, quello che cambierei è invece il mio senso di non arrivare mai, quelle forza/debolezza che non mi fa mai vedere completo.<br />
<br />
3. <i>Cosa saresti in un’ambientazione tipica fantasy?</i><br />
Nano!<br />
<br />
4.<i>Cosa pensi delle mode dei libri? La moda degli scrittori minorenni gettati impreparati in pasto al pubblico, la moda dei triangolo amorosi sbrilluccicosi…</i><br />
Fino a poco tempo fa avrei dato un tipo di risposta molto diversa da quella che sento di dare oggi. Le mode non sono altro che quello che la gente vuole. Se oggi piacciono vampiri e licantropi che poco hanno a che fare con i mostri che tanto mi piacciono è giusto; se è questo quello che vi/ci piace è questo quello che avremo. Il bello delle società è che sono costrette a darci quello che vogliamo, per questo spero che la gente inizi a volere veramente la pace e un mondo pulito dal nostro inquinamento. Per gli scrittori minorenni credo che valga la stessa cosa anche se personalmente penso sempre che valga la pena di investire nel nuovo e lasciare in letargo quei dinosauri che ormai non hanno nulla da dire, a patto che il nuovo abbia veramente qualche cosa da dire e non la solita minestra riscaldata. Quello contro cui mi scagliere oggi èil proporre sempre la stessa cosa al lettore. L’innovazione è il sogno dell’umanità, l’unica speranza che può migliorarci e se non sono gli artisti ad alimentare questo sogno chi può farlo?<br />
<br />
5.<i>Lettura tradizionale e cartacea, o lettura digitale? Cosa ti aspetti dai libri digitali in futuro?</i><br />
Per quanto mi riguarda la lettura è sinonimo di libro cartaceo però credo che il mercato debba liberarsi da alcuni pesi. Il formato digitale a mio avviso avrà il merito di abbattere i costi e di permetterci di comprare ed avere molti più libri creando così dei veri lettori! Quello che spero è che non si perda del tutto la versione cartacea dei libri. Il giusto compromesso credo sia questo, il libro a cui ci sentiamo attaccati, il libro della nostra vita in versione cartacea mentre tutto il resto in versione multimediale.<br />
<br />
6.<i>Sogni per il futuro?</i><br />
Tanti, troppi e alcuni irrealizzabili. Devo dire che sto lavorando magnificamente ad un nuovo progetto. Non voglio parlarne, i sogni da realizzare sono fragili e parlarne troppo può annientarli, vi dirò solamente che sto collaborando con una certa Paola Cianfarani, la cosa fantastica di lavorare con lei è che è veramente troppo bello vederla fare la sua “magia”. Quanto l’invidio!<br />
<br />
7.<i>Privacy e social networks: come ti comporti al riguardo? selezioni accuratamente cosa dire e a chi, scegli cosa dire ma lo dici a tutti, te ne freghi semplicemente…</i><br />
Onestamente non sono un fan sfegatato dei social, ci sono, li vedo ma li uso solo per dire capperate con i miei amici e informarli quando scrivo due righe sul blog. Non sono un fan sfegatato anche se grazie ai social riesco a parlare con Sabrina, Carla, Marcolino, Fabrizio, Lorenzo e tutti gli altri amici lontani fisicamente ma sempre vicini.<br />
<br />
8.<i>Arriva l’attesa apocalisse zombie. Cosa fai? </i><br />
Scappo a casa di Pietro Ventura perché ha fatto un piano anti invasione zombie e ne approfitto per citarlo:<br />
<<Vedi Marco casa tua è fortificata ma non hai vie di fuga, perché quando gli zombie arrivano fanno effetto marea e da casa tua non puoi scappare, meglio se vieni qui. Io ho già pensato che sbarro l‘ingresso con una macchina, fortifico la porta di casa e, con due persone che mi aiutano, scappo dalla finestra dello studio per andare a prendere le provviste>><br />
Ho creduto che fosse diventato matto ma ora che mi fanno questa domanda inizio a sospettare di non sapere alcune cose….<br />
<br />
9.<i>Musica preferita?</i><br />
I know it’s olny rock & roll! But I like it! Mi piace la musica in generale, ma se devo scegliere solo un genere direi rock,anche se ascolto di tutto. La mia cartella di musica contiene 1.745 brani che vanno dalla musica classica al folk e mi lamento di ascoltare sempre le stesse canzoni.<br />
<br />
10. <i>Fatti una domanda, e datti una risposta ^^</i><br />
Quando?<br />
Quando mi pare!<br />
Sono stato Bravo?<br />
Si!<br />
Ma così mi sono fatto due domande?!<br />
Si!<br />
Ok, ora sono 3, idiota!<br />
Va bhè dai mi fermo!<br />
<br />
11.<i>Hai insulti da tirare a chi ti ha passato questo simpaticissimo meme? ^^</i><br />
No, tanto lo devo a Lucca tra pochi mesi!<br />
<br />
<br />
Quando credevo fosse finito mi accorsi che erravo! Altre domande!<br />
<br />
1. Come ammazzeresti Edward di Twilight?<br />
Gli farei vedere i suoi film<br />
2. Mai mangiato carne umana?<br />
Mi mangio le unghie vale lo stesso?<br />
3. Quando schiatterete dove preferiste andare Paradiso o Inferno?<br />
Scelgo la pasticceria<br />
4. Che torture escogiteresti per tutti gli idioti che infestano la rete?<br />
Gli farei pagare la connessione e non gliela farei funzionare<br />
5. Mi votereste come nuovo Presidente del Consiglio?<br />
No! ahahahaha<br />
6. Cosa ne pensate di quella schifezza immane dell’editoria a pagamento?<br />
Risposta lunga e tediosa<br />
7. Secondo voi Mad Dog è un figo?<br />
Mai quanto me! Ahahahahah scusa non farmi male!<br />
8. Se ci fosse un’apocalisse zombie ed io fossi coinvolto nell’averla scatenata… cosa fareste?<br />
Ti chiamerei e ti direi questo: A Mad ma che cazzo hai fatto? Mo siamo tutti storti e puzzosi, sai che hai fatto una figata!<br />
9. Avete mai provato a fare incantesimi volti alla convocazione di qualche demone? Cornuto ad esempio… (che poi sono metodi vecchi, usate le mail sono meglio delle candele nere e delle altre cose!)<br />
No, mai provato ma al limite gli telefonerei (ho il suo numero di cellulare) per correttezza dico che quando parli con il demone paghi sempre la telefonata e c'è pure lo scatto alla risposta!<br />
10. Vi sto per mangiare, cosa dite per implorarmi di non farlo?<br />
Sono diabetico<br />
11. Prima dell’ultima domanda vi rammento che la colpa del meme è di Tanabrus, prendetevela con lui in caso. Ma ecco l’ultima domanda, se poteste vendicarvi di questo meme con il qui presente demone, cosa gli fareste?<br />
Visto che ti piace tanto la saga dei vambelli, te la faccio leggere tutta e poi ti dico che è edita da una casa editrice a pagamento! Logicamente è una capperata ma mentire a un demone non credo sia una cosa che non si faccia!<br />
<br />
<br />
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<br />
<br />
Marco Varuzzahttp://www.blogger.com/profile/02249660480061685214noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-6390848249714100004.post-2994749236840838412012-05-10T08:14:00.000-07:002012-05-10T08:14:44.815-07:00C'è troppo rumoreC’è troppo rumore, troppo rumore dentro e fuori. Lavoro, case, tasse, amori, autobus, aerei e tutte quelle cose di cui non sappiamo più fare a meno. Alcune mattine mi sveglio e penso all’Africa, a quei paesaggi lunghi con solo alberi, erba e un senso di libertà che mi fa credere che dovrei abbassare i suoni, dovrei scrivere, dovrei guardare il sole scendere all’orizzonte, dovrei uscire verso sera e respirare l’aria quando sembra fresca, pulita, innocente, dovrei. Perché non lo faccio? Perché ho perso il conto dei giorni che mi dico di scrivere. Ho perso il conto di quando aveva un senso, uno scopo, mi dico domani poi il domani arriva e ritorna ad essere domani in un giro che ti fa entrare e poi ti nasconde l’uscita. Pensavo che sarebbe bello avere uno stop. Un grandissimo tasto rosso al centro di Piazza del Popolo che se lo spingi si ferma tutto. Nessun rumore, solo noi che ci guardiamo e senza parlare sappiamo che quello che conta torna ad essere importante e per un secondo sparisce la crisi, la paura della morte, i problemi e le incertezze. Solo occhi, sguardi e persone. Nessun rumore, con un sole che scalda anche dentro, un pochino di tempo senza morire, senza peso. Solo noi, senza rumori, senza contorni. Solo le persone che per un poco possono ascoltare il silenzio, tanto per renderci conto se siamo ancora vivi, se non abbiamo barattato noi stessi per un pochino di fumo. Il tempo per capire se siamo stati corrotti o se invece abbiamo sputo resistere. Solo noi senza rumori. C’è troppo rumore, vorrei avere il tempo per coccolarmi per capirmi e perdonarmi, invece credo di dover impegnarmi per far reggere la scusa, perché alcune volte se abbassi i rumori non resta che il silenzio del nulla.Marco Varuzzahttp://www.blogger.com/profile/02249660480061685214noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-6390848249714100004.post-33201602846306788262012-03-14T05:17:00.000-07:002012-03-14T05:17:57.196-07:00TESSITORI DI SOGNINon potevo non segnalare un concorso del genere! Nessun costo di partecipazione, un premio che reputo veramente troppo bello e fuori dal normale!
Se avete la passione della scrittura non potete non partecipare o almeno non potete non pensare di farlo!
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgCBn6NZxI9Ssr4YcOFfgd-2AqqaB4XrdGTsrgEa76gBtGrxnUmh72FpGZhxR8pkY5fyOH23j9u1IPGFn05cpRo7Lm3tPGF2hz7XYkXi6UuGitNpZKRjtBpuhwLLeX5AsOTPYtoUQoCnUc/s1600/tracciati+alto.gif" imageanchor="1" style="margin-left:1em; margin-right:1em"><img border="0" height="65" width="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgCBn6NZxI9Ssr4YcOFfgd-2AqqaB4XrdGTsrgEa76gBtGrxnUmh72FpGZhxR8pkY5fyOH23j9u1IPGFn05cpRo7Lm3tPGF2hz7XYkXi6UuGitNpZKRjtBpuhwLLeX5AsOTPYtoUQoCnUc/s400/tracciati+alto.gif" /></a></div>
TRACCIATI “Laboratori Artistici di Narrazione Urbana” è un progetto realizzato nell'ambito di Creatività Giovanile, promosso dal Dipartimento della Gioventù – Presidenza del Consiglio dei Ministri e dall'Anci – Associazione Nazionale Comuni Italiani. L’iniziativa, sostenuta dai Comuni di Perugia e Lucca, offre una serie di opportunità per i giovani talenti creativi, con riconoscimenti formativi e percorsi professionali.
TESSITORI DI SOGNI LAB
IL CONCORSO DEDICATO A GIOVANI SCRITTORI PER GIOVANI LETTORI
Hai un romanzo nel cassetto?
Un progetto editoriale e non sai come realizzarlo?
Un’idea originale per libri d’avventura per ragazzi?
Manda la tua proposta entro il 23 aprile 2012.
Scopri come sul sito www.tracciatiurbani.net
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjisAlC5xdhuwOlsHuUuNziRs87i3vxNGzotHkqI9hghWNET7n5CL8MGx3f9GRUXgn2ukkB5FEFEQeLgvCWFm4_vewic4Vl7vNauh4upIA6h26AIYkahbj4S0SqE_k7GyuDVgG9ygdm928/s1600/tracciati+urbani.jpg" imageanchor="1" style="clear:left; float:left;margin-right:1em; margin-bottom:1em"><img border="0" height="136" width="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjisAlC5xdhuwOlsHuUuNziRs87i3vxNGzotHkqI9hghWNET7n5CL8MGx3f9GRUXgn2ukkB5FEFEQeLgvCWFm4_vewic4Vl7vNauh4upIA6h26AIYkahbj4S0SqE_k7GyuDVgG9ygdm928/s200/tracciati+urbani.jpg" /></a></div>
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Un modo per premiare il merito e la creatività, nel progetto di professionalizzazione dei mestieri creativi.
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Marco Varuzzahttp://www.blogger.com/profile/02249660480061685214noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6390848249714100004.post-76823880804523788242012-02-24T01:26:00.001-08:002012-02-24T01:26:46.536-08:00Quello che vorrei ma non riescoOrmai dovrei averlo capito, scrivere è una molla, uno sfogo un modo di tirare fuori quello che a parole non esce. Dovrei non preoccuparmi quando non riesco a scrivere nulla, quando le parole si mischiano al punto che non riesco a capire come vanno scritte. Io sono fortunato perché ho questo ma tu che hai, che fai per esorcizzare? Vorrei tanto riuscire a scrivere una cosa bella per te, una di quelle che quando cammini per strada ti torna in testa e senza rendertene conto i lati della bocca ti si arricciano e sorridi. Vorrei scrivere una di quelle cose che ti fanno pensare che è tutto facile, che tutto si raddrizza, che tutta la vita è una enorme ruota panoramica che una volta ti spinge giù, una volta su e due volte al centro. Vorrei ma non riesco, molto probabilmente perché non ne sono capace. Vorrei poterti dire che passerà proprio com’è arrivata, che l’importante è restare uniti, forti e divertenti come sempre. Vorrei riuscire a dirti di misurare il tempo con il metro della morte e non con quello della vita. Vorrei riuscire a spiegarti che se paragoni la vita alla morte nulla è serio; tutto è vano, fumoso e inutile. Vorrei scrivere una cosa che spazzi via ricordi, musica, giochi, tempo e persone. Vorrei scrivere per te una Champagne supernova.
<i>Ma tu ed io viviamo e moriamo
Il mondo continua a girare
E noi non sappiamo perché
Perché, perché, perché
Quante persone speciali cambiano
</i>
Vorrei poterti dire questo ma siccome non ne sono capace rubo le parole agli altri perché l’importante non è chi scrive le parole ma chi le prende e le rende sue.Marco Varuzzahttp://www.blogger.com/profile/02249660480061685214noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-6390848249714100004.post-19921323628850838962011-12-10T03:23:00.001-08:002011-12-10T03:26:44.552-08:00Il mio compleannoVolevo scrivere un post figo sul fatto che tra pochi giorni sarà il mio compleanno e invece non lo faccio! Non lo faccio perché il mio compleanno non è che poi mi interessi troppo, a dirla tutta sono molto legato al numero e al mese, alcune volte mi sento veramente uno fortunato ad essere nato il 13/12(devo ancora capirne il motivo). Quando arriva il fatidico giorno mi vengono in mente le feste di quando ero piccolo, ne ricordo una in particolare. Non sono conscio ne di chi fossero gli invitati, presumo compagni di classe e amici vari, ne di quanti anni compiessi. L’unica cosa che ricordo è che mamma stava male e che era seduta su di una poltrona con su una coperta, credo avesse la febbre. Siccome per i figli si fa di tutto aveva comunque organizzato la festa e doveva, per quanto fosse difficile, intrattenere le varie mamme e coordinare i vari momenti della festa: torta, regali, dolci (bei tempi!), bibite e tutto il resto. Il ricordo in verità è una diapositiva, un breve e fugace istante. Io che passo vicino a mamma, la guardo, l’accarezzo e le chiedo come sta. Lei sorride e mente: Sto bene, vai a giocare con i tuoi amici. Non ricordo altro della festa, non ricordo i regali, i volti, gli anni, la torta (bei tempi) nulla, ricordo solo una carezza, un sorriso, una bugia. Ricordo solo il bene di mamma e ferse lo ricordo perché questo è il vero regalo, questo è quello che vorrei ricevere ogni 13/12. Auguri a me e a tutte le persone che ogni giorno mi regalano una carezza, un sorriso e una bugia.Marco Varuzzahttp://www.blogger.com/profile/02249660480061685214noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-6390848249714100004.post-34880235006325427782011-11-19T03:30:00.001-08:002011-11-19T03:30:12.546-08:0010 righe dai libri a Lucca C&G 2011Questo è il link del video di 10 righe dai libri a Lucca C&G 2011. Prendete e guardatene tutti!
http://www.youtube.com/watch?v=k7JlMoojtqkMarco Varuzzahttp://www.blogger.com/profile/02249660480061685214noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6390848249714100004.post-9170618216374768382011-11-14T02:09:00.001-08:002011-11-14T02:10:00.043-08:00Vi piace?Vi piace?Marco Varuzzahttp://www.blogger.com/profile/02249660480061685214noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6390848249714100004.post-34411806066102493322011-11-03T05:49:00.000-07:002011-11-03T05:53:45.229-07:00Lucca comics and game 2011Ci sono volte che l’incipit non arriva, sono fermo su questo foglio bianco da buoni venti minuti per trovare una frase d’apertura che contenga un pochino tutta la mia esperienza, il mio vissuto, le risate, le preoccupazioni vissute a Lucca per questa avventura del Fantasy Book Shop ma onestamente non riesco. Non riesco perché la cosa è ancora troppo fresca, non riesco perché mi sembra come se fosse impossibile aver convissuto per una settimana con persone mai viste prima e ora sentirle parte della mia vita come se ci fossero sempre state. Non voglio fare nomi perché credo non servano. Senza titoli, senza nulla, solo con sentimento d’appartenenza. Da oggi sento che iniziano i ricordi. Prende piede quella fase che, forse, ci porterà ad allontanarci. La vita è strana, ti unisce e ti divide lasciandoti quasi immobile ad osservare il suo scorrere. Sono però certo di una cosa, ogni volta che ripenserò al primo anno di Fantasy Book Shop rivedrò i sorrisi, gli abbracci, le risate di persone sconosciute poi diventate un unico e indivisibile gruppo. Se Lucca ha un significato credo sia proprio questo, stare assieme, ricordarsi, condividere caramelle e mal di gola, raccontare pezzi della tua storia e non sentirti mai banale, sciocco e fuori posto. Vorrei poter giurare a tutti che ci rivedremo l’anno prossimo per essere nuovamente quello che siamo stati ma non posso farlo, non posso perché tra un anno non possiamo sapere cosa saremo, dove saremo, se saremo a Londra con Flavia, a Lucca con Greta o se saremo a casa con Fabio, Patty e Attaman. L’unica cosa che posso sperare è di avere quotidianità con voi, sorridere al vostro ricordo e vivere il mio futuro, se non con tutti voi almeno con una buona parte. L’ultima cosa che sento di dover dire non è piacevole ma condividere significa anche questo: Ciao a te che sei andata via mentre ero lontano, ciao a te che non ho potuto salutare e tutti voi che siete riamasti scusatemi.Marco Varuzzahttp://www.blogger.com/profile/02249660480061685214noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6390848249714100004.post-69546940487283654012011-10-20T01:30:00.001-07:002011-10-20T01:30:32.917-07:00SpamMarco Varuzzahttp://www.blogger.com/profile/02249660480061685214noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-6390848249714100004.post-53307384762040825142011-09-02T00:54:00.000-07:002011-09-02T00:58:11.800-07:00Il rock che mi manca!…C'è una signora che è sicura che sia oro tutto quel che luccica
<br />e sta comprando una scala per il paradiso…
<br />
<br />Se riconosci queste parole allora sai di cosa parlo. Stairway To Heaven dei mitici Led Zeppelin. Quasi ogni mattina l’ascolto come se fosse un rito, un talismano di ottima musica che mi aiuterà nel corso della giornata, poi ad un certo punto quando il ritmo sale mi blocco e penso che alla mia generazione manchino delle cose. Non ci sono i nostri Led! Non ci sono i nostri Queen, non esisteranno mai per noi gruppi come questi! La nostra musica così veloce e schiava dei mercati non arriverà mai a toccare certe vette di eterna libidine musicale. Proprio per questo ancora compriamo dischi incisi quando non eravamo nati. Ci ispiriamo con il passato e con esso ci confrontiamo, ok avere una cultura e che la musica non ha età ma credo che quando intere generazioni si rispecchino con suoni del passato forse gli manca qualcosa, forse è stata privata di un sentimento, di artisti, di una musica scritta con il cuore, di suoni usciti fuori perché sentiti e non sintetizzati, di testi profondi, vissuti, sudati e benedetti dall’arte. Sarano cambiati i gusti, il rock non sarà più il genere del momento e il rap impazzerà facendo vendere dischi a Eminem, 50 cent e via dicendo ma non credo sia la stessa cosa. Anche questi virtuosi della parola accelerata saranno ricordati, raccontati e ascoltati ma questo è ancora da dimostrare anche perché non ho mai ascoltato o letto testi di Eminem belli come Stairway To Heaven, non ho mai ascoltato 50 Cent cantare come Freddie Mercury, piuttosto li ho visti fare foto mostrando i muscoli, andare in giro su auto costose, cantare in playback e fare di tutto tranne che musica. Ok, penso che questo sia il mio mondo e ripenso che, se, parecchi, molti non si rispecchiano e ancora fanno suonare la chitarra dei Deep Purple con Smoke on the wather, se gli AC/DC con Back in Black suonano come diavoli, se gli Aerosmith ancora dettano legge, allora sapete che vi posso dire? Non si è veramente capito un cazzo di nulla e il rock è per sempre! Quindi mi riprendo e dico che è vero non, ci sono per noi questi gruppi anche se non è certamente possibile avere sempre dei fenomeni sulla terra. L’unica cosa che spero veramente è che prima o poi arrivi un Dio e picchi i vari Justin Bieber, Tokio Hotel o surrogati di questo prodotto scadente, scaduto e scassapalle! Ultima considerazione posso solo continuare a dare ragione al mitico Freddie Mercury quando profeticamente cantava A kind of magic, speriamo che questa specie di magia torni presto, anzi prestissimo….
<br />Marco Varuzzahttp://www.blogger.com/profile/02249660480061685214noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-6390848249714100004.post-31780340803110782762011-07-16T01:06:00.000-07:002011-07-16T01:08:40.322-07:00Harry PotterPoche righe su una storia che finisce. Sembra che sia terminata l'era di Harry Potter, ultimo film, ultima volta che si spengono le luci della sala, scende il silenzio e inizia la magia. Ultima volta che sentirò quell'emozione tutta mia di tornare bambino e di credere che la magia sia reale, ultima volta...ora di che fantasia mi nutrirò? Con quale eroe misurerò la mia vita in termini di distanza tra un film, un libro o un evento ad esso legato? Sicuramente rincontrerò Harry rileggendo la sua storia ma credo che i revival non siano mai come la prima volta. Un tentativo inutile di riportare alla vita una cosa passata, un ricordo, una pallida illusione di emozioni passate, uno zombie di quello che è stato, però per Harry non voglio questa fine; per Harry voglio altro, perché io a questo mago sono veramente affezionato. Sono sicuro che un giorno scoprirò il modo per non allontanarmi, dimenticarmi da quel mondo che mi ha cresciuto, cullato e ricordato che i sogni, le fantasie sono la cosa più bella che ho e ,siccome, di cose ne ho poche questo insegnamento voglio tenermelo stretto perché credo che sia il primo requisito per far arrivare un lettera che ti informa di essere stato selezionato per studiare alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts.Marco Varuzzahttp://www.blogger.com/profile/02249660480061685214noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6390848249714100004.post-56563801283438104552011-06-24T02:19:00.000-07:002011-06-24T02:28:31.902-07:00Afk a tempo indeterminatoOk, è vero, dovrei scrivere sul blog ma in questo periodo sono verametne molto indaffarato. Prometto di tornare il prima possibile, mentre aspettate (non strappatevi i capelli) fate cose, vedete gente, giocate con la play, visitate i musei insomma, fate quello che volete l'importante è che siate in forma per la prova costume! <br />Ciao ciao.<br /><br />P.S.:Per i poco pratici AFK significa lontano dalla tastiera, praticamente non sono al computer.Marco Varuzzahttp://www.blogger.com/profile/02249660480061685214noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6390848249714100004.post-83232516645563072542011-05-22T03:21:00.000-07:002011-05-22T03:22:27.581-07:00BeastlyDevo ammetterlo, ho preso in mano questo libro pensando di trovarmi nuovamente al cospetto di vampiri, streghe e mostri vari, abbelliti e ripuliti per questa nuova veste tutta moderna. Il mio snobismo è però durato poco tempo. Stile di scrittura scorrevole, personaggi veri, vividi e tremendamente reali con i loro problemi da adolescenti, con quel modo di pensare che ancora ricordo. Quei conflitti interiori, quel catalogare tutto cercando fuori dell’ordine che non si ha dentro. Alla fine, mi sono dovuto piegare alla bellezza di questo libro. La storia anche se non originalissima e ispirata alle varie versioni de La Bella e la Bestia scorre veloce, nascondendosi dietro i conflitti del nostro bello trasformato in bestia da una strega che per vendetta decide di mutare il suo aspetto, tanto per insegnare e insegnarci che la vera bellezza non è fuori ma dentro; che prima o poi tutto l’apparire appassisce, proprio come le rose... Un ottimo messaggio per tutte queste generazioni bombardate da veline, tronisti e surrogati del miglior Dorian Gray, postmoderni e posticci.<br /><br />Continua su: www.evidenzialibri.itMarco Varuzzahttp://www.blogger.com/profile/02249660480061685214noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6390848249714100004.post-86169600518864061992011-04-28T02:15:00.000-07:002011-04-28T02:18:27.333-07:00Quanto si cambia?!?!?!Quanto si cambia nella vita? Non sono mai stato un sentimentale, uno di quei tipi che piangono guardando i film, che esprimono i propri sentimenti o che fanno cose da commedia sentimentale americana anni ottanta. Devo essere onesto, ultimamente ho notato di essermi rammollito. Sorrido ai bambini, gli faccio la linguaccia e sono molto più sensibile all'assenza presenza di Agnese. Tutto questo sembra stano perché non sembro io! Quello che veniva soprannominato: orso, alieno, pietra, asentimentale e via dicendo. Non conosco i motivi di questa nuova sentimentalità ma non posso far altro che viverla e sorriderle di rimando. Ultimamente sono sceso a Lecce, il giorno della partenza guardavo Agnese fuori dal treno aspettare la mia partenza e a stento sono riuscito a trattenere le lacrime e ad ignorare il cuore che batteva come un matto un tempo strano, anomalo, che sarà stato mai? Sarà colpa del diabete che mi toglie lo zucchero dalla dieta e lo infila nel cuore? Non posso e non voglio saperlo perché alla fine questo nuovo me più fragile piacerà di più alle persone a me vicine? Quanto si cambia... POCO,POCHISSIMO! Non ho avuto neanche il tempo di abituarmi all'idea di un me quasi sentimentale che arriva la coppietta di 35enni che per tutta la tratta Lecce-Roma si mandano bacini, carezze, soprannomi sdolcinati, sguardi, sfondi di cellulare con loro due abbracciati in riva al mare, suonerie improbabili e cose del genere....ed eccomi!!!!!Finalmente torno!!!!!!!! Finalmente sono io!!!! Sogno di pestarli, picchiarli, spaccargli la faccia, strozzarli e distruggere il loro falso, dolce e caramellato mondo di bacetti! L'unico bacetto buono è al cianuro! AHAHAHAHAAH va bhè dai, ho esagerato un pochino ma se io sono troppo da una parte loro erano troppo all'opposto. Come parecchie volte succede nella vita la cosa migliore è nella metà, cioè l'altro passeggero a me vicino......Un prete di, credo, 30 anni che indossa occhiali di Prada e scarpe NeroGiardini!Lui non ha una fidanzata ma è sempre vicino alle persone, non può avere una storia sua ma può consigliare agli altri come vivere la loro. Che bel senso dell'humor ha Dio!Marco Varuzzahttp://www.blogger.com/profile/02249660480061685214noreply@blogger.com0