Certe volte l’ispirazione, la voglia o solamente la fortuna si mettono di mezzo e ecco che spunta fuori una nuova idea, una nuova prospettiva o solo una nuova cavolata. Ieri ero a fare un colloquio, un test che mi ha fatto riflettere sul significato della ribellione. Ora, non sono sicuro di aver risposto correttamente al compito ma il punto non è questo. Il fatto è che sono arrivato, in tre minuti, alla conclusione che senza ribellione non saremmo uomini. Sicuramente sbaglio e tu ignaro lettore avrai la conferma della mia deviazione mentale, però, prima di rinchiudermi e gettare via la chiave dammi tre minuti di fiducia. Se non avessimo avuto la ribellione musicale ora non starei ascoltando il rock dei Deep Purple. Senza ribellione non ci sarebbe la foto di quel ragazzo di fronte a una fila di carri armati. Ma chi più di quel super eroe di Einstein è il guru della follia e della ribellione? La prima immagine che mi viene in mente pensando a lui è la foto in cui fa la linguaccia. Einstein la farà a tutto il mondo per sempre! Se non si è folli, se non ci si ribella non c’è il futuro. La ribellione, quella buona, quella vera, non è distruzione ma è creazione, è voglia di vedere dietro l’ermo colle. È voglia di spaccare una chitarra, è voglia di strillare un canto libero. La ribellione è quella forza che spinge l’uomo che lo rende migliore. Senza ribellione non saremmo usciti fuori dall'acqua, non avremmo esplorato lo spazio, non avremmo fatto nulla. Senza ribellione saremmo fermi, immobili compagni delle rocce. Ribelliamoci, pensiamo al nuovo, pensiamo di poter modificare quello che ci hanno insegnato per poter insegnare cose nuove, più moderne, più ribelli, più nostre. I tre minuti di fiducia sono finiti quindi mi concedo usando le parole di un tizio sicuramente migliore del sottoscritto:
Osservate con quanta provvidenza, la natura, madre del genere umano, ebbe cura di spargere nel mondo un pizzico di follia...
Ora, non voglio difendermi a tutti i costi ma se Erasmo da Rotterdam parla della follia in questi termini io non posso far altro che dire, che nella mia visione, follia e ribellione vanno i giro insieme vestite da donnone bavaresi saltellando e spargendo fiori che escono spontanei da un canestro di vimini.
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