domenica 4 luglio 2010

OASIS! 1994-2009 che storia!

E' vero, il tempo vola e questa volta a ricordarmelo sono proprio loro, la mia prima e preferita rock band. Gli Oasis. Come fanno a piacerti? Ma sono sfigati! A me non piacciono! Fanno veramente schifo! Sono degli stupidi, sempre a fare casino! Ma se copiano i Beatles! Questi sono tutti gli attestati di fedeltà che ho raccolto lungo questi anni, per tutti, queste frasi raccontano gli Oasis ma per me sono solo simboli di pesone che non hanno capito. Simboli di un movimento, di una cosa che è stata e mai più sarà, gli Oasis. Cari miei profani loro non sono un rock band, sono un generazione nella generazione, sono uno stile di vita, fanno musica per la loro gente, ignorando il resto. Suonano per il loro clan, sono un faro e non una canzone da mettere nel lettore mp3 perché è di moda. Gli Oasis sono stati la mia ribellione, la mia indipendenza e soprattutto sono stati la prima rock band che non piaceva a mamma e papà e faceva impazzire me... Le varie Supersonic, Live forever, Don't look back in anger, Stop crying your heart out hanno segnato la mia crescita. 1994-2009 non sono due date, sono la nascita e la morte , il principio e la fine di quella band che mi ha insegnato a camminare a testa alta, a fare quello che voglio fregandomene del resto, a strillare quando non mi piace una cosa, a cantare fuori dal coro. Se non avete mai capito che le buffonate, le scazzottate e le mega bevute in cui i fratelli Gallagher si sono cimentati in questi anni altro non erano che il simbolo dei colori e della voglia di libertà allora non avete capito gli Oasis. Il rock non è solo musica mie vecchi amici, il rock è vita, stile, libertà condivisa con il canto. Il rock va sperimentato sulla pelle, bruciato, esaltato, cantato, picchiato, portato sulla maglietta, scritto sul muro, appeso sulla bandiera nazionale. Gli Oasis sono tutto questo, cazzotti, note, colori, stile, libertà, chitarre, concerti, offese, birra e tutto il resto. Se l'avete perso o non l'avete capito mi dispiace per voi, avete convissuto con un piccolo movimento, una generazione nella generazione, un modo di intendere la vita, la musica e tutto il resto, avete perso un pezzo di rock, un pezzo di questi anni. Potete non condividere quello che ho scritto, dire che sono il solito fan che non capisce un cazzo di musica e che gli Oasis non sono questo e caro/cari lettori la mia risposta sarà in perfetto stile Oasis: Non avete capito un cazzo, una nuova medaglia sulla mia maglietta del concerto romano degli Oasis. Io c'ero e vedere tutti quei ragazzi pogare e strillare al cielo canzoni tatuate nel cervello. Sentire Noel Gallagher dire: Wow sembra di stare a Manchester per quanto cantate, siete fantastici! E' un premio alla mia esistenza, una stella nel mio cielo. Un ricordo di vita. Grazie!

P.S.: Provate a dire ad un fan di una qualunque band che i suo i idoli fanno schifo, saranno tutti diplomatici e si confronteranno in un discorso equo e giusto atto a difendere i proprio beniamini, poi fatelo con un fan degli Oasis noterete una piccola differenza; come minimo partirà una mega offesa e i toni si faranno caldi, maleducati? Folli? Stolti? No, semplicemente innamorati.

1994-2009 una parte di me è finita.... ma cazzo che figata!

5 commenti:

  1. Ciao Marco,

    Purtroppo all'inizo pensavo che sarebbe stata una delle loro solite litigate e che alla fine sarebbero tornati insieme, così non è stato. Purtroppo come hai detto tu se n'è andato un pezzo di storia della musica e l'unica consolazione risiede nelle canzoni che hanno fatto e che per fortuna possiamo sempre risentire.
    Per chi dice che gli Oasis fanno schifo, beh andate a sentire i tokyo hotel che quelli si addicono sicuramente a voi.

    Un saluto dal tuo amico Ledio.

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  2. Ciao Ledio, grazie per il commento, ti vedo schierato dalla mia parte e questo mi piace.
    I Tokio Hotel....che dire, proprio non mi scendono ma forse sono io fuori moda, innamorato di un altro tipo di musica, di un altro stile insomma innamorato di altro. Forse tra dieci anni un ragazzo scirverà dei Tokio Hotel proprio come ho fatto io per gli Oasis. Forse loro sono il futuro e noi viviamo nel passato (musicalmente parlando) ma ad essere onesto proprio non ci riesco a farmi piacere cinque ragazzi dalla sessualità ambigua che fanno i tosti pensando che il rock sia un pantalone attillato, un mega concerto e dei ragazzi in fase brufoloide a strillare sotto un palco...il rock per me è altro o più in generale la musica per me è altro.

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  3. cazzarola hai ragione cuginetto...ero piccola quando ho incominciato a sentirli alla radio,puntualmente mi perdevo la parte in cui li presentavano e quindi mi piacevano ma non sapevo assolutamente chi fossero...poi grazie a te l'arcano si è risolto,ho ancora il primo cd degli oasis dovutamente masterizzato da te per me.Sono storia sono un pò anche la nostra storia ed è davvero un peccato che debbano rimanere tale...

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  4. Parole sante.. Mentre leggevo ciò che hai scritto ripensavo ai concerti a cui sono stata, all'emozione, ogni volta diversa, sulle note di fuckin' the bushes,mentre entravano sul palco.. Pensavo al grande regalo che mi hanno fatto il 7 giugno 2009 a Manchester suonando live forever mentre la tipica pioggerellina inglese accarezzava le 70000 persone presenti. Un'atmosfera unica e indescrivibile.a quando liam, finito il concerto scese dal palco e toccò la mia mano destra... Se poi ripenso che è stato per "amore" di un ragazzo in seconda superiore che ho iniziato ad ascoltarli e a plasmare la
    mia vita sulle loro canzoni, mi viene da ridere.. Eh il primo amore non si scorda mai..

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  5. Intanto complimenti come sempre leggo ogni tuo scritto con interesse, anzi, mi ci catapulto dentro!! Hai ragione il rock va sperimentato sulla pelle, è uno stile di vita, e anch'io sono dispiaciuta che per gli Oasis sia finita. Nemmeno io sono tenera e pronta al dialogo quando qualcuno offende la mia band preferita ;-)

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