venerdì 9 agosto 2013

L'omino dei contatori

Alcune volte penso che in verità tutti noi abbiamo una costellazione di contatori sulla testa, invisibili all'occhio nudo. Questi contatori segnano le scadenze di una vita intera, un inevitabile zero finale. Quando credo di riuscire a governare la mia vita, di essere l’unico capace di decidere intravedo i contatori e allora mi ricordo che è tutto scritto, tutto deciso. Le mie paure, le mie gioie, le risate, le lacrime. Tutto scritto, tutto deciso dall'omino che monta i contatori!!! Quanto e chi lo paghi per fare questo lavoro resta un mistero! Lui mette i contatori e tanto gli basta. Il nostro pianeta…ha un contatore, le piante hanno un loro contatore! I sentimenti (credo che qui di contatori ce ne siano almeno due e in alcuni casi tre) gli oggetti, un contatore anche a loro! Quanto dovrà sentirsi solo l’omino dei contatori? il suo lavoro è importantissimo perché senza di lui non avremmo l’inverno, l’estate non arriverebbe mai e resterebbe bloccata nei ricordi. I contatori sono importanti ma ancora di più è importante il fatto che restino invisibili. Alcune volte nella storia ci sono state persone capaci di vedere i contatori ma diciamo che non gli andava proprio tutto bene, chi vede troppo non è mai l’anima della festa! Comunque perché parlare dell’omino dei contatori?!? facilissimo l’ho visto ieri sera…o meglio ho capito il suo operato. Rientro, dopo una serata, in auto con Giorgio e Silvia, parliamo di come vanno le cose e mi accorgo che qualche contatore sulla mia testa è scaduto o si è bloccato sullo zero, improvvisamene mi ricordo di lui, di quel piccolo omino panciuto e sudaticcio che aggiusta, monta, smonta e controlla tutti i contatori del mondo; poverino, non avrà mai un secondo per lui. Non avrà mai la possibilità di scherzare con una ragazza, di uscire con gli amici o di ascoltare della buona musica. Forse l’omino dei contatori è triste, forse è solo o è semplicemente rassegnato al fatto che la sua missione è più importante del resto e allora se ne frega! Non gli importa di avere i numeri delle ragazze perché tanto poi non le chiamerebbe! Se ne frega di ascoltare la musica perché tanto anche quella ha un contatore…..e indovina chi l’ha messo! A casa non gli importa di tornare perché tanto non c’è nessuno che l’aspetta e gli amici non li ha mai avuti. Solo una volta ha avuto un gatto ma montato il contatore ha provato tristezza. L’omino dei contatori è solo ma per sua scelta. Quando conosci quando finiranno le cose come puoi gustarle veramente? Avere contatti con delle persone; guardarle mentre vivono e sapere che dopo cinque minuti gli succederà questo o quello? L’omino dei contatori una sola volta ha avuto una fidanzata, credo si trattasse di una fatina dei denti, un giorno dovevano vedersi in un parco ma l’omino guardò il contatore e capì...non si incontrarono mai più, il loro tempo era scaduto e lui lo sapeva….Povero omino dei contatori che brutta vita che fai! Però sono convinto che alla fine quando incontrerai la tua lei, i tuoi amici, quelli veri e non quelli che incontri una sera e abbracci consapevole di abbandonarli dopo pochi minuti, non ti importerà poi tanto dei contatori, di sapere quando le cose finiranno o quando succederà questo o quello perché l’importante non è tanto la meta ma il viaggio. Vivere una vita sapendo quando questa finirà non è facile ma comunque deve essere degna di essere vissuta. Conoscere il finale non deve impedirci di leggere il libro. Sapere che è possibile rimanere delusi dalle persone non vuol dire che non bisogna viverle quindi, caro mio omino dei contatori puoi anche farmi vedere i miei numeri tanto non credo di rimanere colpito da questa cosa…..anzi lasciami il mistero perché le cose voglio viverle con la sorpresa e la delusione!