giovedì 12 settembre 2013

Nobel


Certe volte puoi solo arrenderti, sederti, e ammettere che comunque vada alle persone, in verità, non ti interessa molto. Cosa pensano gli altri di me? Che cosa vedono quando mi guardano? Sono stato bravo quella volta? Potevo fare meglio? Dai, ammettiamolo, non ci interessa minimamente! Facciamo finta di essere interessati agli altri! Portiamo le mani al volto quando vediamo scene di bambini che soffrono la fame e poi un giorno un premio Nobel dichiara guerra?!?!?! Ma ricordiamo il motivo per cui il signor Nobel creò questi premi?
La storia di Nobel a mio parere è da fiaba, in soldoni è questa:
Alfred Nobel era un chimico svedese nato a Stoccolma nel 1833. Suo padre si occupava di esplosivi. Un giorno mentre sperimentava la nitroglicerina rimase paralizzato (strana coincidenza, di solito quando si usano queste cose non succede mai nulla di brutto). Alfredino a questo punto continuò le ricerche del padre. Un giorno per caso notò che la nitroglicerina (quanto cacchio è lunga sta parola?) gocciolando in terra si mischiava al terriccio……Botta di genio! Mischiamola e inventiamo la dinamite! E così nacque il più potente esplosivo che può essere trasportato correndo pochissimi rischi. Nella sua vita Nobel inventò anche altri esplosivi. Il successo, la fama e i soldi lo rendevano ricco ma Alfredino si sentiva solo e triste ( Non diventa Iron Man tranquilli molto meglio…..batte pure Batman). Nobel era conscio che le sue invenzioni non miglioravano la vita di nessuno, anzi, curiosamente riuscivano ad accorciarla di botto! Lui voleva che, i vari esplosivi che aveva inventato, fossero usate per scopi non bellici ma per aiutare le persone nei propri lavori; nelle cave, nelle miniere, per fare gallerie, scartare un cd originale e via dicendo...peccato però che le persone non sono tutte come Alfredino e quindi vai con l’utilizzo bellico! Sempre più solo e triste Nobel incontrò nel 1887 la baronessa Bertha von Suttner, questo incontro cambiò la sua vita. La baronessa era la fondatrice della Società per gli Amici della Pace che si applicava nel convincere le persone a rinunciare alla guerra e alle armi. Pazzi sognatori che non vogliono la guerra, questi nobili!!!!!!!! Sentendo la baronessa Nobel capì che tutti i suoi soldi, le sue ricchezze potevano essere utilizzate per il bene altrui (ricordo a tutti che Nobel poteva fregarsene e spendere tutti i suoi soldi in feste, donne e macchine potenti!) così creò i Premi per i Benefattori dell’Umanità. Nobel pensò anche alle modalità per la consegna e lo fece in Italia a San Remo (non li cantò e per questo non vinse). I premi dovevano essere assegnati, con cadenza annuale, agli scienziati che avevano fatto grandi scoperte nei vari settori della scienza come, chimica, fisica, medicina, play station e via dicendo; un premio anche ai letterati che si erano prodigati nel mantenere e difendere la pace. Alla fine della storia Alfredino Nobel è un grande super eroe, non è Batman, non è Wolverine, non ha il mantello e non vola, ma ha fatto del bene all'umanità e credo che alcune volte dovremmo ricordarci di lui. Inventare delle cose, per Nobel, doveva avere il solo scopo di migliorare la vita delle persone. Ricordiamoci la sua storia la prossima volta che faremo spallucce alla guerra fatta per soldi, alle case farmaceutiche che avvelenano i bimbi in Africa o più semplicemente quando vorremmo usare un cric per fracassare un nostro simile (non che non se lo meriti). La storia di Nobel, a mio avviso, ci deve ricordare che di indifferenza siamo tutti colpevoli.